Il futuro ha bisogno delle origini!

Il futuro ha bisogno delle origini!

Scrivere di cavalli arabi

Monika Savier è sia un’allevatrice di cavalli arabi che una prolifica scrittrice, che si occupa di argomenti riguardanti la storia, l’attuale organizzazione, le istituzioni e le pratiche di allevamento di questa particolare specie, rinomata per la sua bellezza e la sua resistenza. Il lavoro della Savier è di tipo storico, antropologico e giornalistico: si interessa non solo di documentare e preservare quello che si potrebbe definire “il mondo sociale del cavallo arabo”, ma anche di sottolineare l’importanza di sviluppare prospettive che riconoscano e rispettino “l’anima” del cavallo arabo. Per questo indica la strada attraverso la quale forti valori etici possano essere promossi all’interno di uno spazio condiviso da uomini e animali. Tali questioni assumono particolare importanza con la globalizzazione, e con la moltiplicazione delle possibilità di riproduzione oggi disponibili grazie alla scienza e alle nuove tecnologie. Allo stesso tempo, la Savier investiga quel tipo di spazio che possa permettere a questi cavalli di condurre un’esistenza piena, svincolata dagli immediati bisogni dell’uomo.

Si interessa inoltre della documentazione storica delle prime forme di commercio equino, e particolarmente di come le corti europee nella prima età moderna inviassero cortigiani in qualità di viaggiatori con l’obiettivo di comperare i migliori esemplari del mondo arabo. In più, è affascinata dalle pratiche di allevamento delle tribù beduine, che pur vivendo in un ambiente particolarmente ostile sono riuscite a produrre alcuni tra i cavalli più desiderabili del mondo. Nei suoi articoli una grande attenzione è rivolta ai valori culturali e religiosi che circondano le pratiche di allevamento, sempre desunte da fonti originali, di cui è profonda conoscitrice, così come al ruolo e all’impatto dell’ambiente circostante. Attraverso una prospettiva storica che abbraccia vari secoli, e tramite un raffinato sguardo sulle implicazioni politico-economiche della crescente ricerca in Occidente di un migliorato rifornimento di cavalli per uso bellico, di conquista, ma anche domestico (e dunque sulla “spinta” dell’Ovest verso Est alla ricerca di conoscenze di così alto valore come parte del processo “orientalista”), Savier individua nel cavallo arabo un potente simbolo di forza, speranza, affinità e intimità tra la vita umana e quella animale, un simbolo di dialogo transculturale e di interdipendenza globale.

Gli scritti di Monika Savier includono: a) la storia del cavallo arabo; b) le pratiche di riproduzione, di manutenzione e di gestione di un allevamento; c) interviste con i responsabili di allevamenti di tutto il mondo; d) i valori culturali legati al cavallo arabo: e) documentazione iconografica storica e attuale; f) la vita quotidiana e i valori etici del suo personale allevamento alle Tre Balzane in Umbria.

Professor Angela McRobbie
Dipartimento di Media e Comunicazione,
Goldsmiths, Università di Londra,
New Cross,
London SE 14 6 NW

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